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Covid 19: benessere psicologico nella "fase 2"

Immagine del redattore: Laura BocciLaura Bocci

Aggiornamento: 11 giu 2020


Al via dal 4 maggio la così detta "fase 2".


In realtà, rispetto al periodo precedente, la possibilità di svolgere la mia attività professionale non cambierà in maniera significativa.

L’attività professionale psicologica, in quanto professione sanitaria non è stata formalmente interrotta. Seppure in maniera limitata ha continuato a svolgersi regolarmente (per il paziente è stato ed è possibile recarsi in studio per “comprovate esigenze di salute”, mentre per il professionista per “esigenze lavorative”). Laddove è stato possibile le sedute in presenza sono state rinviate o sostituite con altre modalità (video chiamate e consulenze telefoniche).


In quanto psicologa ritengo fondamentale, in un periodo di difficoltà e di ansie sociali diffuse, garantire al meglio la mia funzione ed il mio ruolo professionale, clinico e sociale, a tutela della salute e del benessere psicologico. L’impatto della pandemia in corso sta creando difficoltà a singoli, famiglie, organizzazioni, cui gli psicologi possono e devono dare risposta garantendo l’assistenza ai cittadini che ne necessitano, e ne necessiteranno, anche nel medio e lungo termine.

E’ altrettanto fondamentale e necessario applicare tutte le misure igienico – preventive del Ministero della Salute.



Precauzioni in atto presso lo studio:


· Le attività in presenza sono e saranno valutate attentamente caso per caso. Paziente e professionista devono essere del tutto asintomatici e non presentare fattori epidemiologici di rischio. In presenza di sintomi, anche leggerissimi, gli appuntamenti in presenza saranno rinviati senza eccezioni

· Durante il colloquio è rispettata la distanza di almeno 2 m con l’uso di mascherina chirurgica

· Gli appuntamenti sono distanziati di almeno mezz’ora affinché in studio e in sala d’attesa vi si acceda uno alla volta.

· Il tempo tra un appuntamento e l’altro è usato per igienizzare e arieggiare i locali


Vale in ogni caso l’applicazione delle precauzioni dell’Istituto Superiore di Sanità:



· Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute

· Lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 sec. Se non è possibile utilizzare un disinfettante per mani a base di alcol (almeno il 70%)

· Evitare di toccare occhi, naso e bocca

· Coprire bocca e naso se starnutisci o tossisci; usare fazzoletti monouso


Adesso, più di prima, è importante che emozioni, paura, angoscia e stress vengano gestiti e organizzati in contesti sensati, valorizzando le relazioni

e la loro centralità!

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